BREVE PRESENTAZIONE DEL LAVORO SVOLTO

A cura della docente referente, Marinella Venera Sciuto (storia e filosofia)

Link al video prodotto dagli studenti:   

 https://drive.google.com/file/d/1cDx7YbEwxuoFXap2CVwccVqIemNd7_WW/view?usp=sharing

 

ARGOMENTO

Lo studio dell’argomento, il ritorno alla vita dei sopravvissuti all’esperienza dei campi di concentramento e di sterminio, è partito dal bisogno di raccontare ai giovani le storie dei 761 siciliani che hanno subìto la deportazione nei campi di concentramento e di sterminio nazisti per motivi politici consapevoli della lacuna della memoria collettiva riguardo a questa categoria di deportati, contrassegnati dal triangolo rosso. La Sicilia, rapidamente liberata dagli Alleati nel luglio del 1943, viene spesso ed erroneamente considerata estranea a vicende di questo genere. La documentazione su queste storie di sopravvissuti, purtroppo la gran parte deceduti, consente di indagare questo aspetto della storia siciliana che è anche nazionale, specie dopo la frattura dell’8 settembre 1943. Sono state scelte 4 storie di deportati provenienti dalla provincia di Catania di cui uno però, nato in Campania ma residente nella provincia catanese. Si tratta di tre deportati per motivi politici, Antonino Garufi, Fabio Cappellani, Nunzio Di Francesco e un I.M.I., Gerardo Sangiorgio, persone di diversa estrazione sociale e preparazione culturale ma .accomunate dalla decisa avversione al regime nazifascista che li ha condotti a fare delle scelte di vita irrevocabili.  Tutti hanno sperimentato la fatica e le difficoltà del racconto delle loro memorie dal lager sperimentando, in qualche caso, diffidenza e ostilità. “Non possiamo dimenticare” è quindi l’appello ai giovani, espresso, in particolare, da Antonino Garufi  e fatto proprio dagli studenti che si sono appassionati al racconto di queste dolorose esperienze di vita, realizzato mediante la scrittura in forma diaristica e poetica.

MODALITA' OPERATIVE

Nella prima fase, in regime di DID, guidata dalla docente di storia della classe, è stata curata la preparazione di tipo storico-documentale, condotta da settembre ad ottobre. Nella seconda fase, da ottobre a novembre, in regime di Dad, gli studenti, organizzati in gruppi di lavoro autonomi, sono andati alla ricerca di fonti primarie, ossia interviste rilasciate dai deportati alla storica Giovanna D’Amico, specialista della storia dei deportati siciliani giungendo a produrre una intervista telefonica originale rivolta ai testimoni di seconda generazione, la figlia di un deportato, ormai deceduto, Antonina Garufi.

ELABORAZIONE INTERDISCIPLINARE 

Il tema sviluppato nel lavoro del concorso è stato condotto in un’ottica interdisciplinare attraverso la valorizzazione dell’espressione poetica come modalità di recupero e trasmissione della memoria dolente di una esperienza di dolore e di sopraffazione. 

PARTECIPAZIONE E COINVOLGIMENTO DELLA CLASSE 

Gli studenti hanno progettato la stesura di un video che ripercorre le tappe dell’esperienza vissuta dai 4 deportati oggetto della ricerca. Come testimoniato dai titoli di coda, gli studenti hanno saputo organizzarsi autonomamente in gruppi di lavoro, prevedendo tempi, articolazione, struttura del lavoro, valorizzando le loro diverse attitudini, capacità, interessi.

 

Allegati:
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