La Montagnola e' uno dei piu' grandi coni avventizi dell'Etna. Esso sorge a sud del cratere centrale, sull'alto versante meridionale, ed e' alto oltre 2500m. Tale cono nasce in seguito all'eruzione dell'Etna nel 1763 ed e' totalmente ricoperto da piroclastiti (polvere vulcanica, cenere vulcanica, lapilli e blocchi). A bassa quota il paesaggio che si osserva e' parzialmente desolato a causa dei deserti vulcanici nati dalla forte attivita' vulcanica, mentre ad alte quote lo e' totalmente. Dall'alto del cono e' possibile osservare il paesaggio caratterizzato dalla presenza di numerose cittadine, laghi, crateri e boschi. Inoltre lungo il cono e' possibile scorgere punti dai quali fuoriesce del vapore acqueo, nato dal contatto fra lava e acqua in zone sotterranee. L'Etna e' il vulcano attivo piu' alto d'Europa. Essa venne a formarsi circa 600000/500000 anni fa per mezzo del raffreddamento di una serie di colate laviche sottomarine. In una seconda fase, avvenuta circa 120000 anni addietro, le lave di tipo basaltico, solidificandosi, andarono a formare un vulcano a scudo( vulcano molto largo rispetto all'altezza). Circa 80000 anni fa si formo' un vulcano poligenico, con la sovrapposizione di piu' apparati eruttivi( Trifoglietto 1 e Trifoglietto 2 ). La quarta fase avvenne circa 35000 anni fa, data che segno' la fine della metamorfosi dell'Etna, che porto' la stessa a trasformarsi in un vulcano-strato, formato da effusioni laviche alternate a periodi di attività esplosiva. Infine, 10000 anni or sono, una grande frana porto' alla formazione della valle del Bove( vasta depressione sul versante Orientale).

Mezzi e Percorsi

E' possibile raggiungere la Montagnola in due modi diversi; innanzitutto e' necessario recarsi al Rifugio Sapienza dove saranno presenti numerosi negozi e aree dedicate al ristoro. Una volta raggiunto il Rifugio Sapienza, ci si apriranno due possibili scelte per raggiungere il cono avventizio: la prima possibilità consiste nel prendere una funivia, a pagamento, che porta direttamente all'inizio del percorso senza dispendio di energia, la seconda possibilità consiste nel salire senza utilizzare la stessa. Le cabine della funivia contengono 6 posti e sono schermate da tutti i lati per mezzo di finestre tramite le quali e' possibile ammirare il paesaggio. Una volta raggiunto il punto di arrivo iniziale, dove sara' possibile noleggiare giacche e scarponi, potremo decidere se esplorare i coni eruttivi tramite un bus con ruote simili a quelle dei fuoristrada o da soli. Lungo il percorso sara' possibile ammirare la Valle del Bove e numerosi crateri oltre che piante tipiche, rocce e minerali.

 

Rocce e minerali

Sulla Montagnola e' possibile trovare una grandissima varietà di rocce e minerali. La maggior parte di esse sono piroclastiti (polvere vulcanica, cenere vulcanica, lapilli e blocchi) ovvero prodotti di una attività vulcanica molto intensa. Lungo il percorso inoltre non e' raro trovare bombe vulcaniche. Esse sono gocce di lava che si originano durante l'attività parossistica di un vulcano e che si solidificano durante il volo arrivando a formare dei macigni larghi anche diversi metri. Lungo la Montagnola sono presenti un gran numero di rocce e minerali ricchi di zolfo e ferro, e quest'ultimo conferisce il tipico colore rossastro della roccia.

 

Flora Etnea

Il paesaggio Etneo e' caratterizzato da un gran numero di piante, endemiche e non, di diversi livelli altitudinali; le piante più comuni sull'Etna sono: castagno, roverella, cerro, leccio, faggio, biancospino, nocciolo(non spontaneo), pioppo, betulla, pino laricio (endemico), felce aquilina, ginestra dell'Etna(endemica), crespino dell'Etna(endemico), rosa canina, ginepro dell'Etna(endemico).

Tuttavia sopra i 2500 metri sono poche le piante che sono riuscite ad adattarsi a causa, fra queste troviamo: romice dell'Etna(rumex aetnensis-endemica), tamacetum volgare, viola dell'Etna(endemica), astragalo siculo(endemico), camomilla dell'Etna(endemica), cerastio dell'Etna(endemica), senecio aetnensis(endemico), robertia taraxacoides, scleranthus vulcanicus(endemica), saponaria sicula, faggio nano, festuca circummediterranea e stereocaulon vesuvianum(lichene).

Rocco Musmeci classe 4as 2017-18

Galleria Fotografica delle Escursioni 2017

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